Commento CCC a YouCat Domanda n. 501 II + Mercoledì Tempo Ordinario 2 sett.
YOUCAT Domanda n. 501 - Parte II. Che cos'è la preghiera vocale?
(Risposta Youcat – ripetizione) Pregare è in primo luogo
un'elevazione del cuore fino a Dio, e Gesù stesso ci ha insegnato a pregare con
parole. Con il Padre Nostro egli ci ha lasciato, come in un testamento, la più
compiuta preghiera vocale, mostrandoci in che modo dobbiamo pregare.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 2702) Il bisogno di associare i sensi alla preghiera
interiore risponde ad una esigenza della natura umana. Siamo corpo e spirito, e
quindi avvertiamo il bisogno di tradurre esteriormente i nostri sentimenti.
Dobbiamo pregare con tutto il nostro essere per dare alla nostra supplica la
maggior forza possibile.
Per meditare
(Commento
Youcat) Durante
la preghiera non dobbiamo solo elaborare pensieri devoti, dobbiamo anche
esprimere quello che ci sta a cuore, portando al cospetto di Dio i nostri
dolori, le nostre domande, la sua lode e il nostro ringraziamento. Spesso sono
le grandi preghiere vocali - come i Salmi, gli inni della Sacra Scrittura, il
Padre Nostro e l'Ave Maria - che ci riportano ai veri contenuti della preghiera
e ci guidano ad una preghiera interiore veramente libera.
(Commento CCC) (CCC 2703) Questo bisogno risponde anche ad una esigenza
divina. Dio cerca adoratori in Spirito e Verità, e, conseguentemente, la
preghiera che sale viva dalle profondità dell'anima. Vuole anche l'espressione
esteriore che associa il corpo alla preghiera interiore, affinché la preghiera
gli renda l'omaggio perfetto di tutto ciò a cui egli ha diritto.
(Continua la domanda: Che cos'è la preghiera vocale?)
Mercoledì TO 2 sett.
La lotta fra Davide e il gigante Golia si conclude con la
vittoria di Davide, poiché il guerriero gigante filisteo confidava nella spada,
la lancia e l’asta, mentre Davide, pastorello inesperto di armi e di guerra,
confidava solo nel nome del Signore. Come sempre, il Dio della salvezza e della
grazia è più forte di tutti i mezzi della potenza umana.
Ascoltiamo la Parola di Dio
1Sam 17, 32-33. 37.
40-51: In quei giorni 32Davide disse a Saul: "Nessuno si perda d'animo a causa di
costui. Il tuo servo andrà a combattere con questo Filisteo". 33Saul rispose a Davide: "Tu non puoi andare
contro questo Filisteo a combattere con lui: tu sei un ragazzo e costui è uomo
d'armi fin dalla sua adolescenza". 37Davide aggiunse:
"Il Signore che mi ha liberato dalle unghie del leone e dalle unghie
dell'orso, mi libererà anche dalle mani di questo Filisteo". Saul rispose
a Davide: "Ebbene va' e il Signore sia con te". 40Davide
prese in mano il suo bastone, si scelse cinque ciottoli lisci dal torrente e li
pose nella sua sacca da pastore, nella bisaccia; prese ancora in mano la fionda
e si avvicinò al Filisteo. 41Il Filisteo avanzava passo passo,
avvicinandosi a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. 42Il
Filisteo scrutava Davide e, quando lo vide bene, ne ebbe disprezzo, perché era
un ragazzo, fulvo di capelli e di bell'aspetto. 43Il
Filisteo disse a Davide: "Sono io forse un cane, perché tu venga a me con
un bastone?". E quel Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi dèi. 44Poi il Filisteo disse a Davide: "Fatti
avanti e darò le tue carni agli uccelli del cielo e alle bestie
selvatiche". 45Davide rispose al Filisteo:
"Tu vieni a me con la spada, con la lancia e con l'asta. Io vengo a te nel
nome del Signore degli eserciti, Dio delle schiere d'Israele, che tu hai
sfidato. 46In questo stesso giorno, il Signore
ti farà cadere nelle mie mani. Io ti abbatterò e ti staccherò la testa e
getterò i cadaveri dell'esercito filisteo agli uccelli del cielo e alle bestie
selvatiche; tutta la terra saprà che vi è un Dio in Israele. 47Tutta
questa moltitudine saprà che il Signore non salva per mezzo della spada o della
lancia, perché del Signore è la guerra ed egli vi metterà certo nelle nostre
mani". 48Appena il Filisteo si mosse
avvicinandosi incontro a Davide, questi corse a prendere posizione in fretta
contro il Filisteo. 49Davide cacciò la mano
nella sacca, ne trasse una pietra, la lanciò con la fionda e colpì il Filisteo
in fronte. La pietra s'infisse nella fronte di lui che cadde con la faccia a
terra. 50Così Davide ebbe il sopravvento sul
Filisteo con la fionda e con la pietra, colpì il Filisteo e l'uccise, benché
Davide non avesse spada. 51Davide fece un salto
e fu sopra il Filisteo, prese la sua spada, la sguainò e lo uccise, poi con
quella gli tagliò la testa. I Filistei videro che il loro eroe era morto e si
diedero alla fuga.
Mc 3, 1-6: In quel
tempo, Gesù 1Entrò di nuovo nella sinagoga. Vi
era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, 2e stavano a vedere
se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo. 3Egli disse
all'uomo che aveva la mano paralizzata: "Àlzati, vieni qui in
mezzo!". 4Poi domandò loro: "È lecito in giorno di sabato
fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?". Ma essi
tacevano. 5E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato
per la durezza dei loro cuori, disse all'uomo: "Tendi la mano!". Egli
la tese e la sua mano fu guarita. 6E i farisei uscirono subito con
gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Meditiamo con lo Spirito Santo
L’episodio della lotta fra il pastorello Davide e l’esperto
e gigante guerriero Golia, propone un tema sempre fondamentale nella storia
della salvezza. Golia è la forza materiale, la potenza umana, il trionfalismo
fiducioso nel vigore, la prestanza fisica che ricorre alle armi. Davide invece,
è il disarmato, consapevole della sua debolezza e dell’insignificanza dei mezzi
di cui dispone, per cui conta soltanto su Dio.
Il Signore, infatti, per attuare
i suoi progetti di salvezza, ricorre agli umili, ai deboli e ai poveri.
Smentendo tutte le illusorie aspettative umane, lo scontro si conclude con la
vittoria di Davide che, inesperto di armi, confida solo nel Signore.
All’avversario spavaldo e fiducioso nel potere delle sue armi, risponde apertamente:
“tu vieni con spada, lancia e asta, io
vengo a te nel nome del Signore”. Il Dio d’Israele, Signore della salvezza
e della grazia, non ricorre alla potenza e all’orgoglio umano, ma
all’umiltà e la fiducia in lui, forza
dell’uomo e dello spirito.
Golia, prepotente e beffardo, crolla al primo colpo,
finisce con la faccia nella polvere e viene ucciso con la sua stessa spada.
L’esercito dei Filistei atterrito si da’ alla fuga.
Il Vangelo offre uno del
molti esempi di chiusura della mente e di durezza del cuore degli avversari di
Gesù. Farisei ed erodiani, infatti, lo avvicinano nella sinagoga soltanto per accusarlo.
Vi è anche un pover’uomo, paralizzato a una mano.
Gesù chiede ai presenti se di
sabato sia lecito far del bene o salvare una vita. I farisei non rispondono.
Gesù guarisce il paralitico. I farisei, anziché esultare
di fronte a questo gesto di amore e misericordia onnipotente, e di gioire per
la guarigione del paralitico, escono subito e tengono consiglio
contro Gesù, con gli erodiani, per farlo morire.
La durezza di cuore, la
mancanza d’amore e l’ipocrisia sono giunti ad accecare totalmente la coscienza
e lo spirito dei farisei e degli erodiani. Nessuna gioia per la guarigione,
nessuna gratitudine per l’infinito amore di Gesù che guarisce i nostri mali.
Soltanto odio contro di lui per farlo morire. Escono subito e tengono consiglio
per uccidere Gesù.
Riflessione
Che cosa rappresenta Golia, guerriero esperto e gigante
carico di armi?
Su chi e su che cosa conta il pastorello Davide per
affrontare l’impari combattimento?
Che cosa decidono farisei ed erodiani dopo la guarigione del
paralitico operata da Gesù?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
O Dio, che riveli i
segni della tua presenza nella Chiesa, nella liturgia e nei fratelli, fa’ che
non lasciamo cadere a vuoto nessuna tua parola, per riconoscere il tuo progetto
di salvezza e divenire apostoli e profeti del tuo regno”.