Giovedì 7ª settimana
Giovedì 7ª settimana
Giovedì 7ª settimana
Nella prima lettura l’Apostolo Giacomo ricorda la condanna
del Signore per quei ricchi che compiono il male verso i giusti e fanno
ingiustizie ai lavoratori. Non entreranno nel regno dei cieli. Gesù dice che
anche il minimo atto buono fatto in suo nome sarà ricompensato, ma chi compie
il male e scandalizza finirà nella Geènna.
Ascoltiamo la Parola di Dio
Gc 5, 1-6: 1Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le
sciagure che cadranno su di voi! 2Le vostre ricchezze sono marce, i
vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. 3Il
vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si
alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato
tesori per gli ultimi giorni! 4Ecco, il
salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non
avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi
del Signore onnipotente. 5Sulla terra avete vissuto in mezzo a
piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage. 6Avete
condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.
Mc 9, 41-50: In
quel tempo, Gesù dise ai suoi discepoli: 41chiunque vi darà da bere
un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico,
non perderà la sua ricompensa. 42Chi scandalizzerà uno solo di
questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al
collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. 43Se la tua mano
ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una
mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco
inestinguibile. [44] 45E se il tuo piede ti è motivo di
scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo,
anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. [46] 47E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo,
gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo,
anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, 48dove
il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. 49Ognuno
infatti sarà salato con il fuoco. 50Buona cosa
è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore?
Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri".
Meditiamo con lo Spirito Santo
Nella prima lettura l’Apostolo Giacomo sottolinea la
condanna del Signore per quei ricchi che agiscono male verso i suoi giusti e
compiono ingiustizie verso quanti lavorano per loro. I ricchi ingiusti piangeranno e grideranno per le sciagure che ricadranno su loro.
Le ricchezze che hanno ottenuto ingiustizie e peccati marciranno, i vestiti
saranno divorati dalle tarme, l’oro e l’argento consumati dalla ruggine li
accuseranno e divoreranno come fuoco le loro carni.
Molti, infatti, sono i loro
peccati, vivendo sulla terra nei piaceri e nelle delizie appropriandosi, come
fosse un loro tesoro, del salario di quanti lavorano le loro terre senza
ricevere alcuna paga e uccidendo i giusti che non opponevano alcuna resistenza.
Il grido dei giusti e le proteste dei lavoratori, però, sono giunti agli
orecchi del Signore onnipotente.
Perciò, quanti commettono questi peccati s’ingrassano per il giorno
della loro strage.
Nel Vangelo,
Gesù approfondisce lo stesso tema, distinguendo ogni singola azione. Chi
offre anche un semplice bicchiere d'acqua nel suo nome, a quanti sono di Cristo
sarà ricompensato.
Chi invece scandalizza, ossia ostacola la fede e l’ingresso
nel regno dei cieli ai piccoli, ossia
alle persone umili e semplici che credono in Cristo, sarebbe meglio per lui
essere gettato in fondo mare, con il collo legato a una macina da mulino.
Riguardo a tutti, Gesù usa un’altra immagine particolarmente efficace. Mano,
piede, occhio, ossia tutto quello che ci è più utile, caro e prezioso, se è
motivo di scandalo, ossia di ostacolo alla nostra fede e salvezza, va strappato
e tolto via.
Per ciascuno è meglio entrare nel regno di Dio soltanto con una
mano, un piede e un occhio, anziché essere gettati con entrambi nel fuoco
inestinguibile della Geènna, ove si
sarà salati con il fuoco, il verme non muore e il fuoco non si estingue.
Gesù insegna che quanti credono in
lui sono buon sale. Se, però, diventano insipidi non si potrà più insaporire
nulla. Il Signore, quindi, ci esorta ad essere sale buono e a vivere sempre in
pace fra noi.
Riflessione
Che cosa dice S. Giacomo dei ricchi che compiono ingiustizie
contro i lavoratori e i giusti?
Che
cosa promette Gesù a chi offre anche un semplice bicchiere
d'acqua nel suo nome?
Che cosa dobbiamo fare contro tutto ciò che può causare
scandalo?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
“Dio grande e misericordioso,
allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità
del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio”.